Titì La Noire: folle e surreale
Lei stessa si descrive così:
C'era una volta una burlesque performer un pò folle e un pò noir, un pò comica e un pò decadente, surreale...che custodiva nel suo portagioie perle retro' e maschere mai viste.
Amava raccontare fiabe, con il viso e con il corpo, con i gesti e con il fuoco, con la musica e le ombre, con i giochi e col mistero. Inseguiva sfumature, dell'anima e del mondo, ne rimaneva affascinata e poi le afferrava, plasmandole su di sé, per portarle infine in scena.
I suoi racconti prendevano forma, e avevano testa di teatro, bocca di mangiafuoco, mani di mimo, piedi di danzatrice esotica...e cuore burlesque.
Musica e colori avvolgevano le sue fiabe come tante spirali luminose, il gioco era sensuale e arrivava dalla commedia, ma l'atmosfera era elegante e solo una parola poteva riassumere in sé il bizzarro ed il curioso, l'eleganza e la seduzione, la magia dell'ignoto e l'incanto dell'antico...Noir.
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